L’AVIDità di Pro Tools ed il suo futuro.

Qualcosa di importante sta accadendo fra Avid, azienda produttrice di Pro Tools
ed i propri clienti, incluso il sottoscritto.

L’inaspettata uscita della versione 10, con un prezzo dell’upgrade incredibilmente
alto, l’uscita del nuovo hardware HD (chiamato HDX) con un prezzo per l’exchange
anche questo assurdo, più una serie di altri fattori sta facendo inferocire tutti gli
utenti, con gravi conseguenze per Avid ed il suo futuro.

Fortissime proteste unite ad insulti hanno preso vita sulla pagina FB di Avid, tanto
da spingerli a fare una mossa davvero triste, mettere visibili di default solo i propri
post, e quindi APPARENTEMENTE dimostrare che è tutto a posto.
Hanno fatto in modo di censurare dei post negativi nei loro confronti anche su
Gearslutz, il più importante forum di audio pro in inglese. Roba brutta, molto brutta.

Andate a vedere cosa succede sulla pagina Facebook di Avid, cliccate su
“Bacheca – Tutti (più recente)” per vedere che putiferio di insulti si stanno beccando.
Non c’è bisogno di cliccare su “Mi Piace”, potete visualizzare comunque la bacheca.

Questo il link

Vediamo i motivi di questa inedita e forte protesta.

Pro Tools 9 è uscito da pochi mesi come upgrade a pagamento ed’è una versione
piena di bug e problemi.

Pro Tools 10 è uscito inaspettatamente adesso come upgrade a pagamento di
una versione (la 9) che come ho appena scritto non è mai andata bene, con un
prezzo esorbitante, è gratuito solo per pochi che hanno acquistato la 9 da non più
di un mese.

Per stessa ammissione di Avid, Pro Tools 10 è una versione di transizione verso
la tecnologia 64bit, nasce quindi come versione già obsoleta.

Le successive versioni di Pro Tools non supporteranno più i vecchi formati dei
plug-ins (RTAS e TDM), tantomeno le “vecchie” interfacce “blu” e quelle di terze
parti. Saremo quindi COSTRETTI a rottamare tutto ciò che stiamo usando adesso
per acquistare solo i loro prodotti.

In parole povere, è come se quando all’uscita della tecnologia del DVD,
non venissero più letti i CD dai nuovi lettori. Assurdo.

In aggiunta a questo, Avid ha appena licenziato 200 (duecento) persone addette
al customer support, ovvero coloro i quali danno assistenza ai clienti.

Con queste premesse, il futuro di Avid e Pro Tools come unica piattaforma standard
per l’audio pro, inizia a scricchiolare.

Nessuno pretende di avere hardware e software gratuitamente, ma essere presi in
giro in questo modo, in questo momento storico non è certo il caso.
Di conseguenza, per la prima volta in tutta la mia vita professionale, ho iniziato
a guardarmi attorno verso altri produttori di software ed hardware, perchè
del futuro non v’è certezza. Triste ma vero.

Ciò che chiediamo noi utenti ad Avid è di dar retta alle esigenze del mercato attuale,
Avid dice di essere molto attenta nell’ascoltare i propri clienti, ma questo non è assolutamente
rilevante se poi le loro azioni non sono in tal senso.

Avid deve mantenere dei prezzi allineati alla concorrenza, sforzandosi di offrire prodotti
VERAMENTE innovativi (Pro Tools 10 è solamente una minestra riscaldata, siamo
andati avanti benissimo fin’ora con le altre versioni e questa di certo non rivoluziona nulla),
ma soprattutto supportare con una giusta politica di prezzi ed exchange tutti gli utenti che
utilizzano questa DAW da molti anni (quasi 14 per il sottoscritto).

Se Avid supporta correttamente i propri clienti, questi ultimi supporteranno Avid, diversamente
il mondo andrà avanti comunque, facendo ancora grandi dischi con altre piattaforme.

Al NASDAQ, le azioni di Avid stanno precipitando nel baratro, Venerdì scorso, in un sol giorno
hanno registrato una perdita superiore al 19%, stabilendo il record negativo del prezzo
delle singole azioni da sempre.
Oggi, Lunedì 31, all’apertura iniziamo con un -2,83%.
Complimenti Avid, questo segnale non vi dice nulla?

Io personalmente NON farò per il momento alcun upgrade, ho un sistema che funziona
alla perfezione, con tutti i miei plug-ins, i miei convertitori Apogee ed Aurora, il mio Mac
che va liscio come l’olio. Fin quando non ci sarà un motivo valido per cambiare sistema,
ovvero maggior tecnologia, continuo supporto del materiale e dei formati già esistenti
ed un prezzo ragionevole per l’exchange rimarrò con quello che ho, investendo il mio denaro
in altro tipo di macchine, pre e microfoni, per migliorare ulteriormente il suono dello studio,
oppure investendo in corsi di altissima specializzazione per me stesso.

Ricorda una cosa cara Avid, i clienti di uno studio di registrazione lo scelgono non per la
versione di Pro Tools che viene utilizzata, ma per le orecchie, l’esperienza ed il gusto musicale del fonico che vi lavora.

Auguri.

R_

Roberto “Robbo” Vigo
Zerodieci Studio